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“Officina per la Legalità” con l'associazione Darf

Dopo un primo rinvio, si è svolta martedì scorso, 27 giugno, l’inaugurazione dell’area giochi nei giardinetti in via Tommaso Fiore. Il parchetto si è riempito di colori e gioia grazie alla partecipazione attiva di tanti tra i ragazzi e bambini che hanno reso possibile la buona riuscita del progetto “Officina per la Legalità” che ha avuto inizio più di un anno e mezzo fa, con uno degli scopi ultimi, proprio quello di riqualificare uno spazio cittadino e renderlo fruibile soprattutto ai più piccoli, che hanno lavorato attivamente ogni giorno alla realizzazione dello stesso.

Se ci si inoltra per le stradine del parchetto si notano i mille colori che lo caratterizzano, da raffigurazioni di coccinelle, ad un labirinto, sino ad arrivare al gioco della “campana”. Proprio questa, infatti, era l’idea della mente che ha ideato in embrione questo progetto quasi due anni fa, ovvero Pietro Cazzolla. La voglia di riportare in auge i giochi tradizionali, capaci di appassionare molte generazioni.

Ad aprire l’inaugurazione il saluto del presidente Darf Mariano Casulli, che ringrazia i più di 60 bambini che hanno partecipato al progetto durante l’ultimo anno e mezzo, e che hanno aiutato l’associazione a portare bellezza e legalità nel nostro paese. La parola è poi passata a Mariarosaria Lippolis, responsabile del progetto “Officina per la Legalità”, a spiegare brevemente ciò che è stato realizzato nel tempo, grazie anche alla collaborazioni delle insegnanti. A caratterizzare il parchetto i tre elementi pensati dalla Darf: giochi tradizionali, un cartellone realizzato dai ragazzi con una legenda scritta metà in italiano, metà in vernacolo nocese, ed una porta. L’idea di rappresentare una porta, con un’illustrazione di Gian Marco De Francisco, ideatore della scuola di fumetto Grafite, è strettamente metaforica. La porta, infatti, rappresenta “un passaggio, un varco che ci porta a qualcosa”.

A concludere l’inaugurazione il tradizionale taglio del nastro rosso, reso ancora più rappresentativo ed emozionante grazie alla partecipazione dei bambini presenti alla serata. “Volevamo che i bambini si sentissero attori e protagonisti” spiega Mariarosaria Lippolis, continuando “volevamo coltivare semi di cittadinanza attiva, e credo che questo risultato sia stato raggiunto perché vedere tutti loro qui insieme mi dà strettamente l’idea di questo senso di comunità che volevamo creare; un posto in cui identità personali e collettive si riconoscono e insieme si trasformano”.

Prima di lasciare che i bambini liberassero la loro creatività, è stato ricordato il secondo ed ultimo dei due eventi conclusivi del progetto si terrà giovedì 29 giugno, a partire dalle ore 19:00, presso la sala della Biblioteca Comunale Mons. Amatulli.

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